COMUNICATO STAMPA
2° CONVEGNO INTERNAZIONALE
“E’ VIETATO UCCIDERE LA MENTE DEI BAMBINI”
Il Centro Studi G. Calendoli di Padova, con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia e del Comune di Padova, nonché del Comune di Abano Terme ha organizzato per i giorni 11, 12 e 13 settembre 2003 presso il Teatro Congressi “Pietro D’Abano, il 2° Convegno Internazionale dedicato alla psicologia infantile, in particolare all’influenza dello spettacolo sui minori ed ai suoi abusi. L’Istituto Sperimentazione e Diffusione del Teatro per i Ragazzi e Giovani – Centro Studi Giovani Calendoli – è nato ventidue anni fa dall’esigenza di studiare, sperimentare e creare alternative, per alimentare le giovanissime menti con un “cibo mentale” sano, naturale antidoto contro i guai provocati dalla spettacolazione idiota, che produce un’infanzia sempre più omologata, standardizzata, mortificata. Ambiti apparentemente distanti, quali il mondo della scienza e il mondo dei media s’incontreranno quest’anno per una riflessione a tutto campo, nella quale si affronteranno le problematiche relative all’infanzia sempre più violentata. Scienza e Istituzioni in antitesi con la cattiva informazione, lo spettacolo delle immagini. Se la rapida evoluzione delle comunicazioni di massa ci ha messo di fronte ad un radicale cambiamento delle mentalità e dei comportamenti delle persone, prendiamo atto che tra queste persone ci sono anche i bambini. Un Paese come il nostro, dovrebbe educare il suo pubblico, ed in particolare i bambini, al gusto, sviluppare la loro conoscenza della lingua italiana ed accrescere il loro spirito critico. Purtroppo il palcoscenico dei mass-media è spesso colmo di banalità e “spettacolazioni” idiote. E consentiteci pure questo neologismo linguistico. Tutto è divenuto spettacolo, dalla morte in diretta di un poveretto che si getta dal quindicesimo piano alla condanna prima della conclusione delle indagini preliminari di una madre presunta omicida; dalle recenti immagini propinate dai mass-media sulle cruenti stragi belliche ai videogiochi inneggianti la guerra nel Golfo o peggio ancora al fumetto di Erika e Omar. Tutti questi messaggi straviziano sul piano della violenza, peccando sullo stesso valore comunicativo, ma acquistano solo una forte produttività commerciale. Vogliamo chiederci finalmente cosa metterà quest’anno nello zainetto della sua mente il nostro bambino all’ingresso nella scuola? Vogliamo chiederci se insieme ai centomila atti di violenza, ventiquattromila spot e perlomeno ottomila omicidi, la sua intelligenza,la sua sensibilità, maturità ed il suo modo di pensare al futuro non siano stati minati in parte proprio dalle “spettacolazioni”? E come non pensare quanto ciò possa incidere sul rapporto genitori-figli, insegnante-allievo? Noi siamo certi che la difficoltà di convivenza nella quale i bambini e gli adulti si scontrano, si debba anche alle spettacolazioni. Si dà per scontato che varie scienze debbano interagire, più risorse sociali debbano incontrarsi per costruire insieme sinergie positive. Oggi con questo convegno l’obiettivo si spera venga raggiunto: personalità del mondo della scienza, autorevoli esponenti delle Istituzioni, prestigiose presenze dello spettacolo e del teatro di prosa, finalmente insieme per far fronte comune contro le irresponsabilità di pubblicitari, direttori di palinsesti televisivi e autorità competenti al controllo. Insieme per dimostrare che la Scienza, l’Informazione, il Teatro di prosa e le Istituzioni tutte, si riconciliano finalmente con l’infanzia, riappropriandosi così della vita tutta e ridando senso all’esperienza dell’uomo.
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