Teatro Ragazzi G. Calendoli ONLUS

Teatro Ragazzi G. Calendoli ONLUS Padova

TESTIMONIANZA KIBEL

A proposito del Festival

Conoscevo il Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi da alcuni anni, avevo avviato uno scambio di lettere con Luciano, non ci conoscevamo, ma dopo vari rimandi ed esitazioni, finalmente è venuto a vedermi a Isola della Scala, vicino a Verona, con Renata Rebeschini. Reazione entusiasta, “sei una vera artista, sono proprio contento di invitarti”. Così ho partecipato per la prima volta al Concorso. Era un anno veramente tragico, il 2001, in novembre. Se il mondo intero era sotto choc dopo l’attacco aereo a New-York, il mondo del concorso padovano era sconquassato da un altro dolore devastante, la scomparsa improvvisa di Luciano, anima portante del Festival. Renata telefonò alle Compagnie spiegando, tra le lacrime, che non avrebbe lasciato cadere il progetto. Per la prima volta il Festival si sarebbe svolto senza di lui. La determinazione di Renata e Micaela sembrò a tutti un miracolo di coraggio e di speranza. Noi, artisti e compagnie, eravamo piuttosto sconvolti di entrare a piè pari in un contesto così doloroso, dentro una ferita aperta, che non era solo la ferita privata di Renata e Micaela, ma era un vuoto nel panorama culturale della Città e del Teatro-Ragazzi in generale Ma tant’è, la rassegna ha avuto un successo enorme, confermando e superando le adesioni degli anni passati sull’onda dell’emozione legata al lutto, poiché il pubblico ha voluto stringersi intorno al teatro orfano. Questo è stato il premio al coraggio e alla tenacia di Renata e Micaela. Il modo migliore di tenere vivo Luciano è stato proprio questo, continuare il Festival anche negli anni successivi, pur tra mille difficoltà, ma con un seguito di pubblico sempre fedele ed entusiasta. Renata e Micaela e tutto lo staff di collaboratori ce l’hanno fatta. Io che posso dire, commediante dei piedi? Dopo averle conosciute in un frangente così tragico, aver visto con i miei occhi i loro sentimenti messi a nudo… non poteva non nascere un rapporto speciale che è andato oltre l’ambito professionale, una vera amicizia che continuerà dentro e fuori i teatri. Ci siamo consolate, divertite, consigliate, abbiamo condiviso amicizie, emozioni, regali, progetti. Penso che il Festival che continua sia un grande regalo sia per i cittadini di Padova che per il Teatro-Ragazzi e per quanti vi operano e vi assistono.

Laura Kibel

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