TESTIMONIANZA MONETTA E SALVATORE
Se le favole sono il luogo di tutte le ipotesi, come scriveva Rodari, ebbene lo è principalmente il Teatro. Il Teatro è disciplinante, non sempre lo è lo spettacolo. Lo spettacolo è sin troppo presente.
In un mondo sempre più attento ai frazionamenti territoriali, solo il Teatro può indirizzare un "serio" sberleffo a chi crede di essere "puro". I ragazzi devono frequentare il sano luogo dei sensi: la scena in azione. Un festival ormai storico come quello di Padova, che porta le firme dei suoi indimenticabili creatori il prof. Giovanni Calendoli e il M° Luciano Castellani, è parte della crescita civile non di una città o di una regione, bensì dell'intera nazione. Abbiamo partecipato a più edizioni del Festival avendo la gioia di vincerne alcuni, ma l'agone drammatico è un grande pretesto per portare a perfezione un prodotto sempre, fortunatamente, imperfetto e impuro...perché, come diceva Raffaele Viviani è " umano umano"... Il grande Etienne Decroux scriveva: IL GIARDINO DELLE BELLE ARTI NON È UN ORTO. È vero! Verissimo! A cosa serviamo con il teatro? Cosa produciamo? Niente! Solo foglie e fiori. Ma i fiori colorano e profumano il nostro cammino e i nostri pensieri, mentre le foglie ci fanno respirare. L'umanità respira solo se ci sono le foglie!
Auguriamo a Renata e Micaela di continuare e perseverare ancora con il gesto accorto e materico del giardiniere... fatto di terra, di acqua, di semi, di spine, di radici, di petali...
Michele Monetta e Lina Salvatore