Teatro Ragazzi G. Calendoli ONLUS

Teatro Ragazzi G. Calendoli ONLUS Padova

TESTIMONIANZA TEATRO DELL'ARGINE

Cominceremo col dire un’ovvietà: i bambini sono il pubblico più gratificante.

Anche il più esigente, certo. Ma lo stupore, il divertimento, la partecipazione con la quale seguono (sempre che ne siano coinvolti) gli spettacoli a loro dedicati, è assolutamente impagabile, riempie il cuore di buonumore e di tenerezza. Dico queste cose (ovvietà, appunto), perché uno dei ricordi più belli dell’esperienza a Padova è quello dei bambini che, finito lo spettacolo, corrono dagli attori per farsi fare l’autografo sui fogli di sala. Robe da festival del cinema, non so se mi spiego. Però accadute in una sala teatrale dopo un piccolo spettacolo con attori sconosciuti chiamati a interpretare il folletto Laelabì, la strega Zetamagù, la piccola Lisetta... Dirò meglio: robe dell’altro mondo. In realtà sono cose che non accadono casualmente. Accadono perché c’è qualcuno che, con amore e sollecitudine, le coltiva e le rende possibili. Come a Padova. Da tantissimi anni. Renata e Luciano vennero a vedere Laelabì, lo spettacolo che poi portammo a Padova, in un’assolata domenica di aprile. Non sapevano nulla di noi, né dello spettacolo, li aveva attratti il titolo e il tema. Noi eravamo in soggezione, anche perché, terminate ormai le repliche, decidemmo di farne una solo per loro. Insomma, nulla di quel divertimento e di quella partecipazione di cui sopra. Silenzio in sala. Alla fine si dimostrarono gentilissimi e ci diedero un sacco di buoni consigli. Noi eravamo molto, davvero molto giovani. Ci dissero che ci avrebbero fatto sapere. Poco tempo dopo ci fecero sapere: che andava bene, lo spettacolo avrebbe partecipato al Festival. Fummo felici, naturalmente. Niente in confronto a quando poi ci trovammo davvero al Festival. Dove per l’appunto i bambini ci trattarono come star. Incredibile. C’era un’atmosfera strana. Luciano non stava bene. La gioia dello spettacolo, il calore ricevuto durante il nostro soggiorno a Padova, faceva a pugni con la tristezza che aleggiava intorno. Ma aiutava ad esorcizzarla, a dimenticarla. Del resto, quella gioia era per noi il lascito maggiore di Luciano.

Un lascito che ci porteremo sempre dentro, insieme al ricordo del grande entusiasmo con cui una, allora, giovane e poco nota compagnia è stata accolta. Grazie a Padova e al suo meraviglioso Festival.

La Compagnia Teatro dell’Argine

Patrocinato da